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21 feb 2025 12:16

Compliance vaccinale in Italia

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Il Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025, approvato il 2 agosto 2023 insieme al relativo Calendario nazionale vaccinale ha lo scopo di armonizzare le strategie vaccinali messe in atto in Italia per garantire a tutta la popolazione i benefici derivanti dalla vaccinazione.

Compliance vaccinale: obiettivi e coperture a livello nazionale e problemi aperti

I programmi di prevenzione vaccinale hanno un duplice obiettivo: a livello individuale, di conferire efficace protezione ai soggetti che sono esposti al rischio di contrarre specifiche infezioni o di sviluppare forme gravi della malattia e, a livello di popolazione, ottenere la riduzione o, se possibile, l’eradicazione di alcune malattie infettive. Adeguati livelli di copertura vaccinale nelle popolazioni hanno consentito di ridurre la diffusione di malattie gravi e mortali o addirittura di eradicarle, salvando innumerevoli vite. Inoltre, le vaccinazioni hanno ridotto in modo significativo i costi, sia diretti che indiretti, associati alle malattie per le quali esiste possibilità di immunizzazione e delle loro complicanze.

Nel tempo si è però osservata, forse proprio anche a causa dell’efficacia dei vaccini, una progressiva riduzione nell’accettazione dei programmi di immunizzazione, poiché la diminuita frequenza e severità delle malattie prevenibili con vaccini ha ridotto la percezione della loro gravità da parte della popolazione.

Il Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025, approvato il 2 agosto 2023 insieme al relativo Calendario nazionale vaccinale ha lo scopo di armonizzare le strategie vaccinali messe in atto in Italia per garantire a tutta la popolazione i benefici derivanti dalla vaccinazione, attraverso l’equo accesso a servizi di immunizzazione di livello eccellente e la somministrazione di vaccini di elevato profilo di efficacia e sicurezza, dando piena attuazione al LEA "Prevenzione collettiva e sanità pubblica" e raggiungendo/mantenendo le coperture vaccinali target (Tabella 1). Il raggiungimento di tali coperture è cruciale affinché le vaccinazioni sortiscano gli effetti desiderati a livello collettivo.

 

Tabella 1. Obiettivi di copertura vaccinale (secondo PNPV 2023-2025, marzo 2023).

Fascia di età*

Vaccinazione

Obiettivo copertura

A 12 mesi

Ciclo completo di rotavirus

≥90%

A 24 mesi

3° dose di difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, Hib

≥95%

Ciclo completo di meningococco B

≥90%

1° dose di meningococco ACWY

≥90%

1° dose di varicella

≥95%

1° dose di morbillo, parotite, e rosolia

≥95%

Ciclo completo di pneumococco coniugato (PCV)

 

A 6 anni

4° dose difterite, tetano, pertosse, poliomielite

≥95%

2° dose di morbillo, parotite e rosolia

≥95%

2° dose di varicella

≥95%

A 15 anni

Richiamo meningococco ACWY

≥95%

Ciclo completo di HPV  (a 12 anni)

≥95%

5° dose di Difterite, Tetano, Pertosse, Poliomielite

≥90%

2° dose di Morbillo Parotite Rosolia (recuperi)

≥95%

2° dose di Varicella (recuperi)

≥95%

A 65 anni

Herpes Zoster

≥50%

Pneumococco

≥75%

>= 65 anni

Influenza

≥75%**

*si intendono mesi e anni di vita, compiuti (quindi al compimento dei mesi e anni indicati)

** e comunque secondo quanto indicato dalla circolare del Ministero della Salute

Le aree prioritarie di azione e gli obiettivi del PNPV tengono conto delle criticità emerse durante i precedenti programmi di immunizzazione, in particolare, il mancato raggiungimento dei valori target delle coperture vaccinali (Tabella 2 e Figura 1). Infatti, specie in alcune aree geografiche e in specifici momenti, le coperture vaccinali si sono ridotte in modo allarmante e, in ogni caso, si mantengono al di sotto dei livelli target (i dati regione per regione sono disponibili qui).

 

Tabella 2. Copertura vaccinale (Italia, anni 2020-2021) e obiettivi di coperture per antigene.

 

A 24 mesi

A 5-6 anni

A16 anni

ANTIGENE

2022

2021

2020

Target 2023-2025

2022

2021

2020

Target 2023-2025

2022

2021

2020

Target 2023-2025

Polio

95.15

94.00

94.02

≥95 (3a dose)

86.11

85.57

85.92

≥95 (4a dose)

65.81

63.17

62.1

≥90 (5a dose)

Difterite

95.14

94.00

93.92

≥95 (3a dose)

86.12

85.60

85.78

≥95 (4a dose)

65.36

63.38

62.49

≥90 (5a dose)

Tetano

95.14

94.00

94.04

≥95 (3a dose)

86.19

85.76

86.03

≥95 (4a dose)

65.57

63.53

62.67

≥90 (5a dose)

Pertosse

95.14

94.00

94.03

≥95 (3a dose)

86.09

85.47

85.74

≥95 (4a dose)

64.97

62.95

61.92

≥90 (5a dose)

Morbillo

94.4

93.85

92.7

≥95 (1a dose)

85.06

85.64

85.82

≥95 (2a dose)

90.94

90.4

89.81

≥95 (2a dose rec.)

Parotite

94.37

93.80

92.47

≥95 (1a dose)

84.79

85.35

85.53

≥95 (2a dose)

90.53

90.07

89.15

≥95 (2a dose rec.)

Rosolia

94.39

93.85

92.21

≥95 (1a dose)

84.87

85.51

85.66

≥95 (2a dose)

88.50

90.22

89.25

≥95 (2a dose rec.)

Varicella

93.35

92.08

90.28

≥95 (1a dose)

54.54

48.40

40.56

≥95 (2a dose)

n.a.

n.a.

n.a.

≥95 (2a dose rec.)

Rotavirus

74.39

70.40

62.8

≥90 (a 12 mesi)

 

 

 

 

 

 

 

 

Meningococco B

80.91

79.68

66.3

≥90 (1a dose)

 

 

 

 

 

 

 

 

Men. ACYW

55.43

54.16

51.27

≥90 (1a dose)

 

 

 

 

63.77

58.5

52.88

≥95% (richiamo)

Pneumococco

91.73

91.25

90.58

≥95 (completo)

 

 

 

 

 

 

 

 

Epatite b

95.05

93.98

94.01

≥95 (3a dose)

 

 

 

 

 

 

 

 

Hib

95.08

93.94

94.00

≥95 (3a dose)

 

 

 

 

 

 

 

 

Hpv

 

 

 

 

 

 

 

 

69.32 (F)         46.83 (M)

70.55 (F)       43.99 (M)

63.84 (F)             47.31 (M)

≥95% (completo)

Influenzaa 65 anni

56.7

58.1

65.3

≥75    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I principali obiettivi individuati dal PNPV 2023-2025 sono:

  • mantenere lo stato polio free
  • raggiungere e mantenere l’eliminazione di morbillo e rosolia
  • rafforzare la prevenzione delle malattie HPV correlate
  • raggiungere e mantenere le coperture vaccinali target
  • ridurre le diseguaglianze e prevedere azioni per sottopopolazione difficilmente raggiungibili e/o con bassa copertura vaccinale
  • migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino
  • rafforzare la comunicazione in campo vaccinale e promuovere la cultura delle vaccinazioni fra i professionisti sanitari

 

Figura 1. Coperture vaccinali in Italia anni 2020-2022 e coperture target PNPV 2023-2025[ref]Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute
https://www.epicentro.iss.it/vaccini/piano-nazionale-vaccini-2023-2025
https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_8_1_1.jsp?lingua=italiano&id=38
https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_8_1_1.jsp?lingua=italiano&id=39
https://www.salute.gov.it/portale/influenza/dettaglioContenutiInfluenza.jsp?lingua=italiano&id=679&area=influenza&menu=vuoto[/ref].


L'esitazione vaccinale: un fenomeno complesso e multifattoriale

L’esitazione vaccinale (ritardo nell'accettazione o rifiuto di vaccini sicuri, nonostante la loro disponibilità) è un problema rilevante, non solo in Italia e rappresenta un tema ampiamente studiato a livello interdisciplinare. Nel 2015, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha iniziato a considerare l'esitazione vaccinale come un problema sempre più rilevante (si veda OMS 2015). Si è progressivamente osservato che, perfino per i programmi di immunizzazione consolidati e dal profilo di sicurezza ed efficacia assolutamente elevato e noto – inclusi quelli per la protezione di bambini e anziani –, i tassi di compliance vaccinale si sono ridotti e, seppur in modo molto eterogeneo a seconda della malattia, del paese, della popolazione target e persino del “moda del momento”, il raggiungimento delle coperture target non sembra un obiettivo facilmente raggiungibile (anche in  ragione della possibile insorgenza di un danno da vaccino). In molti paesi europei, dove in passato la copertura vaccinale era elevata, molti genitori e adulti hanno iniziato a non rispettare pienamente i programmi di immunizzazione per i figli o individuali (Larson et al. 20218, Tafuri et al. 2014). Nel 2019 l'OMS ha infine dichiarato l'esitazione vaccinale una delle dieci principali minacce per la salute globale.

I fattori che influenzano l'esitazione vaccinale: una rassegna

Le ragioni per cui le persone decidono di vaccinarsi, o di vaccinare i propri figli, o meno, sono complesse. Una ampia letteratura di salute pubblica ha cercato di identificare i vari possibili fattori determinanti (Stoeckel et al. 2025,  Mac-Donald & SAGE Working Group 2015, Dubé et al. 2014; Geoffard e Philipson 1997;). Attraverso modelli classici (Chang et al. 2020, Bauch e Earn 2004) e modelli di rete (Bhattacharyya et al. 2019), gli studi di teoria dei giochi sul comportamento vaccinale mostrano che il comportamento auto-interessato tende a portare a coperture vaccinali subottimali rispetto all’ottimo sociale, mentre sussidi e politiche educative possono contribuire a ridurre il problema (Shim et al. 2012a, Galvani et al. 2007). Modelli teorici dinamici più recenti (che considerano le congetture individuali) aiutano a spiegare le oscillazioni nei livelli di copertura e il ruolo che giocano i comportamenti imitativi (Bauch 2005, Francis 1997), i meccanismi di feed-back che di feed-forward (Bhattacharyya e Bauch 2010), e le convinzioni soggettive sulla sicurezza di un dato vaccino (Coelho e Codeço 2009).

L’approccio comportamentale ha messo in luce il ruolo dei bias cognitivi (Siram et al. 2022, Becchetti, et al. 2021; Chen e Stevens 2017), dell’informazione (corretta), delle fake-news, dei social media (Dhaliwal et al. 2020; Aquino et al. 2017; Jolley e Douglas 2014), della (s)fiducia nelle istituzioni (Yaqub et al. 2014), dell'altruismo, dell’“effetto gregge” e delle norme sociali (Agranov et al. 2021; Shim et al. 2012b).

Gli studi relativi all’impatto delle politiche che regolano specifici programmi di immunizzazione, tra cui l'immunizzazione obbligatoria (Gualano et al. 2019), i passaporti vaccinali (De Figueiredo et al. 2021), le campagne di moral suasion e informazione (Bigaard e Franceschi 2021; Honkanen et al. 1996) e le politiche di nudging (Reñosa et al. 2021) indicano che tali politiche possono influenzare significativamente il comportamento individuale (Odone et al. 2021; Vrdelja et al. 2020). Tuttavia, non si è ancora giunti a risultati chiari e inequivocabili circa l’impatto delle diverse policy (Charrier et al. 2022; Gravagna et al. 2020; Vaz et al. 2020).

Certamente, i meccanismi decisionali sottostanti alle scelte di compliance vaccinale devono essere ancora indagati, soprattutto allo scopo di identificare politiche efficaci. In un recente modello teorico, Rampa e Saraceno (2024) analizzano la complessa interazione tra scelte individuali, basate su costi e congetture eterogenee della popolazione e politiche a supporto della compliance vaccinale. Sebbene il nudging, i sussidi e le vaccinazioni obbligatorie rappresentino interventi capaci di favorire una maggiore copertura vaccinale, che altrimenti permane piuttosto bassa, le politiche pubbliche volte a correggere la copertura subottimale richiedono di essere mantenute nel tempo poiché difficilmente riescono a centrare l’obbiettivo di policy immediatamente e con precisione.