La componente pubblica del Servizio Sanitario Nazionale prevede tre tipologie di attori: le Regioni, che hanno un ruolo di governance, le Aziende sanitarie locali e le Aziende ospedaliere.
La Sanità pubblica territoriale è costituita da 206 Aziende ospedaliere e sanitarie, con la presenza di 75 Aziende nell’area Sud e Isole, 66 nel Nord Ovest, 33 nel Nord Est e 32 nel Centro.
L’Italia è tra i Paesi europei con il più basso rapporto tra spesa sanitaria pubblica e Prodotto Interno Lordo. L’incidenza è destinata a calare nei prossimi anni, attestandosi sul 6,2%, un valore al di sotto della media dei Paesi OCSE (8,8%), e ancor più modesto se paragonato a quello di Francia e Germania (10%).
Persiste inoltre un’elevata criticità legata alla carenza di personale sanitario (medico e ospedaliero), con conseguenti difficoltà operative nella realizzazione di molti dei progetti del PNRR: a fronte di un fabbisogno di 15.000 nuove assunzioni, ne sono state realizzate appena 2.500.
Spesa digitale della sanità pubblica
Malgrado uno scenario di diminuzione costante sia del rapporto spesa sanitaria/PIL sia del personale sanitario, la spesa digitale della sanità pubblica raggiungerà 1,7 miliardi di euro a fine 2023 (+8,3%), che rappresentano l’1,3% della spesa complessiva del settore.
La spesa destinata all’innovazione nella Sanità pubblica territoriale passerà dal 15% del 2021 al 23% del 2023. Per progetti innovativi si intendono:
- progetti di sviluppo e manutenzione per adeguarsi alle nuove piattaforme abilitanti previste dal Piano Triennale
- modernizzazione e reingegnerizzazione di processi e relative applicazioni
- adozione di infrastrutture virtualizzate, secondo il principio cloud first
- rinnovo di siti e portali, secondo le nuove linee guida di accessibilità e usabilità
- evoluzione di piattaforme di data management, advanced analytics e data warehouse
- sviluppo di dataset e metadati
- piani di adeguamento in termini di sicurezza
- servizi di dematerializzazione e smart working.
Principali progetti del settore
- Fascicolo Sanitario Elettronico (le strutture sono tecnologicamente pronte per far confluire i dati, al netto di eventuali nuove linee guida da parte del Garante)
- lTelemedicina, cui saranno destinati parte degli investimenti del PNRR (Lombardia e Puglia sono le Regioni capofila rispettivamente per la parte software e infrastrutturale)
- Cybersecurity, su cui le aziende sanitarie sono in forte ritardo e che vedrà gli investimenti concentrarsi sull’adozione di servizi SOC (Security Operations Center).
Negli anni a venire, i progetti si orienteranno maggiormente sul data strategy per alimentare il fascicolo e la Cartella Clinica Elettronica.
Il patrimonio di dati rappresenta lo strumento capace di analizzare lo stato di salute della popolazione e di supportare il processo di diagnosi e cura.
L’interoperabilità tra sistemi ospedalieri e sanitari è necessaria per una corretta gestione del dato. L’Intelligenza Artificiale sarà il driver capace di ridisegnare i modelli sanitari.
Fonte: Anitec - Assinform (Il digitale in Italia 2023)