Il Gip del Tribunale di Firenze, nell’udienza del 17 gennaio 2024, ha sollevato una nuova questione di legittimità costituzionale dell’art. 580 c.p. nell’ambito del procedimento penale a carico di Marco Cappato, Felicetta Maltese e Chiara Lalli.
I tre sono indagati per aver aiutato un malato di sclerosi multipla ad andare in Svizzera, per porre fine alla propria vita attraverso la pratica del suicidio assistito.
Come si legge nell’ordinanza di rimessione, in questo caso non si può applicare la condizione di non punibilità introdotta dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 242 del 2019, difettando il requisito della “dipendenza da trattamenti di sostegno vitale”.
Di conseguenza, la Consulta è stata nuovamente chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale della norma che prevede il delitto di “aiuto al suicidio” rispetto agli artt. 3, 13, 32, 117 Cost., quest’ultimo con riferimento agli artt. 8 e 14 della CEDU.
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